Sin da piccola non ho mai lasciato nulla al caso, sono infatti convinta che l’estetica sia la prima cosa che una persona guardi, veda o percepisca. In poche parole, è il proprio biglietto da visita.
Per questo ho sempre ricercato un mio stile personale, autentico, che potesse presentarmi e raccontarmi prima ancora di farmi conoscere.

Grazie a sacrifici, a una grande forza di volontà e alla fiducia nelle mie capacità sono riuscita a coniugare questa mio modo di essere e il lavoro, nell’azienda di famiglia. Di questa mio padre è l’artefice e gli sono grata, mi ha dato la possibilità di appassionarmi a questo lavoro ma, soprattutto, alla progettazione.

Progettare degli ambienti in cui vivere e abitare, oltre ad essere bello, vuol dire prendersi cura dello spazio e delle persone. Si tratta di creare un rapporto, un legame armonico e silenzioso, tra l’edificio e i suoi abitanti.
Progettare vuol dire trasformare la realtà che ci circonda, partendo dalle cose più semplici per arrivare alle più complesse.

Il design non è solo una disciplina che insegna a reinventare e migliorare la vita materiale delle persone: è un modello che ci indica quanto il piano del piccolo e del grande siano legati da fili invisibili. È l’arte del cambiamento, della responsabilità e dell’impegno.
È per questo che è diventata la mia passione.